Successo al Club Rovis per il Festival Canoro Dialettale
Sono sgorgate
piacevolmente le melodie dei Festival della Canzone Triestina al Club Rovis a dimostrazione della piacevole
musicalità dei motivi locali e dell’apprezzabile livello qualitativo dei suoi
interpreti.
Sono stati invitati alcuni tra i principali e numerosi esponenti di questo evento che in
ben 35 Edizioni ha sfornato oltre 600 nuove canzoni in dialetto giuliano.
La
cantante Marisa Surace con la sua gradevole vocalità ha eseguito la sua recentissima “La mia zità” (omaggio al
fascino di Trieste) e “A Miramar” di Claudio Gelussi (dedica alla storica
attrazione turistica locale).
Il cantautore Andrea Bussani ha proposto in un
amalgamato duetto con Lorenzo Rutter la sua divertente “Baba free” composta con
Leo Zannier.
Il gustoso testo parla di un classico single alla ribalta che alla
fine… cambia parere sul suo ruolo.
Si è esibito anche Bussani senior (Franco
Bussani) che ha eseguito una sua orecchiabile canzone e “Mia cara Trieste” di
Ezio Palaziol (il tema della nostalgia e il desiderio del ritorno).
Molto applaudita anche Manuela Sapla con due
canzoni di Sofia e Laura Cossutta: “Spetando el treno” (raffronto con le
fumanti, ma funzionali vaporiere di un tempo) e la struggente “L’ultima
sigareta” dedicata al grande Italo Svevo.
Molto piacevole è stata l’esecuzione
pianistica del cantautore Alessandro Ciano con la sua “Polvere di stele” (il
tema della suggestione del firmamento
notturno).
L’evento è stato curato dalla FMTeam di Fulvio Marion - con
l’adesione degli Amici del Festival della Canzone Triestina - e ha visto anche
la partecipazione del musicista Pietro Polselli con una simpatica fantasia di
popolari motivi.
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